Inizio dalle informazioni utili che sono, poi, quelle che interessano chi legge questi diari.
Sicurezza: nei piccoli centri, nessun problema. A Rio de Janeiro (=fiume-scoperto nel mese di gennaio), contrariamente alle previsioni, la sicurezza è totale: forse merito dei prossimi campionati di calcio. Militari armati ogni 100 mt. Abbiamo visitato anche una favela con telecamere e macchine fotografiche a tracolla. Osservare un’unica precauzione: non lasciare oggetti incustoditi sulla spiaggia. A Salvador de Bahia, invece, è necessaria la massima cautela. Girare con i reais necessari per la giornata e con la fotocopia dei passaporti. Lasciare in albergo, in cassaforte o in valigia con combinazione, il passaporto, oggetti di valore, soldi, carte di credito. Evitare, inoltre, di percorrere strade non frequentate da turisti.
Moneta: solo pochi negozi accettano gli euro. Evitare il cambio all’aeroporto di Rio. Presso i cambiavalute abbiamo effettuato il cambio di 3,20 reais per euro, all’aeroporto solo 2,75 + le commissioni.
Corrente elettrica: non c’è bisogno di adattatore. Anche dove le prese prevedono una spina con il terzo spinotto a lamella, è possibile utilizzare la spina italiana inserendola nei soli due fori superiori.
Ristoranti: il costo è contenuto. Solo in quelli di lusso si arriva ai 20 euro. In effetti, con l’equivalente di € 7/10 si possono mangiare ovunque aragoste freschissime e gamberoni. Ci sono ristoranti a “chilo”, dove i cibi vengono pagati in base al peso. L’aragosta di gr. 500 costa lo stesso prezzo di gr. 500 di patate; a “rodizio”, a prezzo fisso, dove si ha accesso ad un buffet ed al churrascho (barbecue di carne) dove si può mangiare tutto quello che si vuole; ristoranti alla carta dove conviene prendere le porzioni per due persone risparmiando un terzo della spesa. Imperdibili i frullati di frutta i quali, con aggiunta di latte, si chiamano vitamina. Il vino costa caro, la birra da ml 600, circa 2 €.
Repellenti per insetti: come in Italia, nelle città; come nel Polesine, nella Mata.
Creme solari: necessarie.
Taxi: economici e tutti con il tassametro. Il traffico è ordinato, veloce e regolare.
Clima: soleggiato con temperature massime fra i 32°/39°. Nella Mata, acquazzoni giornalieri di circa un’ora.
Mare caldissimo con l’eccezione di Rio per la presenza di una corrente d’acqua fredda.
Ed ora, per chi interessa e per mia futura memoria, passo alla descrizione del viaggio.
Partiamo in cinque, da Siracusa, alle 5,20 del mattino, diretti all’aeroporto di Catania, per arrivare a Rio de Janeiro, dopo 20 ore, facendo scalo a Roma ed a Lisbona. Troviamo ad attenderci all’aeroporto Joseph, della Baiana, che ci farà da guida ed autista dal 14 al 19 marzo.
La mattina successiva, 15 marzo, abbiamo in programma il Corco-vado (=gobba-inclinata) con il Cristo Redentore e fissiamo, con la guida, l’appuntamento alle ore 7,15 per evitare la folla di turisti e crocieristi. Già di mattina abbiamo 32°. Sia la cremagliera che l’ascensore che ci porteranno in cima, attraversando il Parco Nazionale da Tijuca, sono quasi pieni....
Leggi tutto il nostro viaggio su: http://turistipercaso.it/brasile/71347/brasile-insolito.html