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L'incanto dell'estate in Giappone: una celebrazione visiva nel film "L'Estate di Kikujiro

Il Giappone è noto per la sua bellezza stagionale, ciascuna delle sue quattro stagioni racchiude un fascino e un carattere distintivi. Tra queste, l’estate spicca per la sua intensità e vivacità, un periodo in cui il paese si anima con una gioia radiante. Attraverso la lente del celebre film di Takeshi Kitano, “L’Estate di Kikujiro”, esploriamo l’effervescenza dell’estate giapponese e il suo impatto sul viaggio emotivo dei personaggi.

L’Estate di Kikujiro, rilasciato nel 1999, è una pellicola toccante che racconta la storia di un improbabile legame tra un uomo di nome Kikujiro (interpretato da Kitano) e un ragazzo solitario di nome Masao. Nel corso del film, il paesaggio estivo del Giappone diventa una presenza costante e vibrante, un personaggio a sé stante che esercita un’influenza significativa sullo svolgersi della trama.

Nel film, l’estate giapponese è rappresentata con tutti i suoi vivaci colori e sfumature. Si apre un ventaglio di colori, da un cielo blu intenso che risalta le bianche nuvole estive, a una lussureggiante vegetazione verde che contorna i sentieri e le strade. Le giornate sono lunghe, il sole è alto e brillante, proiettando ombre lunghe e drammatiche che accentuano la bellezza naturale e architettonica del paese. Le distese di campi di girasoli e le colline ricoperte di foglie verdi sono un omaggio alla vitalità dell’estate giapponese.

 

Tuttavia, la bellezza dell’estate in Giappone non si limita ai suoi paesaggi. L’estate è anche una stagione di festività e celebrazioni. I festival estivi, o natsu-matsuri, sono eventi colorati e vivaci che riuniscono la comunità. Musica, danze, cibo e giochi tradizionali, insieme a magnifici fuochi d’artificio, costituiscono il cuore pulsante di queste celebrazioni. Nel film, queste festività estive offrono momenti di gioia, risate e connessione umana.

L’Estate di Kikujiro” esplora anche l’aspetto spirituale dell’estate giapponese. Durante l’Obon, una festa buddista che si tiene in estate, le persone onorano i loro antenati visitando i loro luoghi di riposo e accendendo lanterne per guidare gli spiriti a casa. Questo rito di commemorazione e rispetto offre una dimensione più profonda all’estate, un momento per riflettere sulla vita e sulla morte, sul passato e sul presente. Il viaggio di Kikujiro e Masao si intreccia con questo rito, dando al film una profondità emotiva e un senso di malinconia.

Inoltre, l’estate in Giappone è anche una stagione di svolte e cambiamenti. È un periodo di transizione per molti studenti giapponesi che si laureano e si preparano a intraprendere nuovi percorsi. In questo contesto, l’estate diventa un simbolo di crescita e maturazione. Nel film, Masao e Kikujiro, nonostante le loro differenze di età, vivono entrambi una sorta di rito di passaggio durante il loro viaggio estivo, imparando l’uno dall’altro e sviluppando una profonda comprensione reciproca.

L’estate giapponese ha anche un aspetto più audace, rappresentato dalle imponenti tempeste estive o tsuyu. Questi temporali, con i loro rovesci violenti e i cieli grigi drammatici, offrono una pausa dal caldo e sono un promemoria della forza della natura. Kitano utilizza abilmente le tempeste estive nel film per sottolineare i momenti di tensione emotiva e per rappresentare sia la turbolenza interna che esterna dei personaggi.

Ma forse l’elemento più memorabile dell’estate in Giappone, come si evince da “L’Estate di Kikujiro”, è l’aspetto di liberazione. L’estate offre una pausa dalla routine e un’opportunità di esplorare nuovi orizzonti, un tema che è fondamentale per la trama del film. Kikujiro e Masao abbandonano i loro soliti confini e si imbarcano in un viaggio che li porta attraverso affascinanti paesaggi estivi, sperimentando l’emozione della scoperta e il piacere della semplice compagnia umana.

“L’Estate di Kikujiro” ci mostra come l’estate in Giappone non sia solo una stagione, ma una serie di esperienze emotive, visive e culturali. Dai colori brillanti dei suoi paesaggi, alle vivaci celebrazioni dei suoi festival, al ritmo lento e meditativo della vita quotidiana, l’estate giapponese è una testimonianza della bellezza del cambiamento e della crescita. È un tempo di avventure e scoperte, di connessioni umane e risate, di riflessione e commemorazione. E attraverso la lente di Takeshi Kitano, l’estate giapponese diventa un viaggio non solo attraverso il paese, ma anche nel cuore dell’esperienza umana.

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